Opinione: "Il Crisantemo Nero", di Alex Faccio



Titolo: Il Crisantemo Nero
Autore: Alex Faccio
Pagine: 268
Editore: Apollo Edizioni



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TRAMA

Il mondo che Megan Freemantle vede ogni giorno è grigio, devastato, morto. Un mondo dove la lotta all’ultimo sangue per la sopravvivenza si ripropone istante dopo istante. Un mondo dove non c’è più spazio per i sentimenti, se non quelli che abbattono l’animo. Sono stati gli zombie a ridurlo così. Loro e l’olocausto nucleare, vano e controproducente tentativo di respingerli.

Il suo ruolo di ricognitore le impone di vigilare sul comportamento dei non morti, per scovare un fantomatico punto debole che in quindici anni di guerra non è stato messo a nudo. Ma il peggio deve ancora arrivare e, anziché carpire un segreto che potrebbe spostare l’equilibrio della battaglia, Megan apprende con orrore che gli zombie stanno cambiando, evolvendo in esseri più intelligenti, organizzati, determinati. La sua unica, apparente speranza è quella di seguire un misterioso motociclista che, dopo averla tratta in salvo da un attacco delle creature a Kansas City, si offre di scortarla presso una roccaforte nell’area di Parras, in territorio messicano.

Durante la traversata di un’America dilaniata dai conflitti, culla di nefandezze d’ogni sorta, Megan e il losco cacciatore di zombie s’imbattono in altri sopravissuti resi incredibilmente violenti dalle circostanze, e osservano impotenti la caduta degli ultimi avamposti umani.

I cieli si rabbuiano sempre di più. Le acque si tingono sempre più di rosso. Gli interrogativi diventano sempre più angoscianti. Chi li ha mandati? In cosa si stanno trasformando? Qual è il loro piano? Ma soprattutto… esiste una reale possibilità di salvezza in Messico?


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AUTORE

Alex Faccio nasce il 14 aprile 1989 a Spinimbecco, località della bassa Veronese. Fin dall’infanzia è votato all’arte, passando dalla musica (ha studiato per un po’ tastiere e sassofono) alla recitazione in vari spettacoli amatoriali.

La sua avventura come scrittore inizia nel 2007 con Ultimo Atto, racconto horror che nel tempo è stato rivisto e ampliato, trasformandosi nel romanzo Il Crisantemo Nero. La sua prima pubblicazione è l’e-book La Leggenda di Rudi Rogačëv, breve storia noir con venature splatter.

Nel 2010, dopo una lunga pausa, torna a recitare con il gruppo parrocchiale del suo paese, e dal 2012 si dedica anche alla sceneggiatura, rivisitando la Natività con A celestial tale! e La strada di Avigayl, e il Triduo Pasquale con Dayenu Adonai, controversa rappresentazione in cui un ruolo di rilievo è riservato alla figura del Demonio. Nel 2013 si esibisce con l’ensemble The Trip, formazione poetico-musicale in cui interpreta poesie di altri autori, curando introduzioni, commenti e interludi recitati. Nello stesso anno entra in una compagnia teatrale amatoriale, ribattezzata poi Gruppo Kairos, sceneggiando e co-dirigendo The pROCKdigal son, musical rock debuttato a giugno 2014 per il quale è prevista una piccola tournée.

Dopo l’estate 2013, omaggia uno dei luoghi misteriosi della sua zona scrivendo e dirigendo La leggenda delle 500 reliquie, opera dai tratti visual kei che mescola lettura, musica, video e mimica in costume. In quasi ogni spettacolo si concede un ruolo (preferibilmente da antagonista) per dar sfogo alla sua indole attoriale, talvolta cantando e ballando.

Nel frattempo ha coltivato la sua vena narrativa: ha in cantiere nuovi concept e sta forgiando una raccolta di novelle di stampo new weird, a suo dire adatte per accompagnare le notti insonni.


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OPINIONE
Ringrazio l'autore per avermi contattatto e permesso di leggere questo suo libro, che non mi è dispiaciuto affatto....tutt'altro!
E' un horror, che parla di zombie, ma rimanendo molto originale nella trama...

Devo ammetterlo, nei primi capitoli ero confusa e spesso dovevo rileggere per capire cosa avessi appena letto, ma andando avanti sono entrata in sintonia con la storia ed è stato tutto molto più rapido e piacevole.

Mostra non solo la battaglia tra zombie ed esseri umani, arrivata quasi alla fine e allo stremo delle (nostre) forze, ma qualcosa di inaspettato che Megan vede per puro caso e che la rende un bersaglio: si stanno evolvendo.
Con un improbabile e miserioso compagno di viaggio inizia a percorrere l'America verso l'unico rifugio sicuro rimasto, ma si renderanno conto entrambi, Megan sopratutto, che gli zombie sono un pericolo forse minore o più prevedibile, in quel mondo distrutto dagli stessi umani, nell'unico modo in cui pensano sempre di annientare il nemico: le bombe ed il nucleare.

Incontreranno gente lungo il loro cammino, pericoli ed amici, ma tra di loro, dalla paura iniziale, alla fiducia in battaglia, inizierà a crescere qualcosa, un rapporto di affetto che li porterà a perdersi, cercarsi e ricongiungersi spesso, fino alla fine.....
E devo ammetterlo, un finale che mi ha sorpreso moltissimo!
Forse non gli ultimissimi capitoli, che però permettevano di chiudere questa storia dando un senso al tutto, ma poco prima.......Wow! ...Opinione completa su Ciao.it


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!BONUS!
Le canzoni che troverete durante il romanzo!


Dimmu Borgir – Spellbound (By the Devil)

Turisas – Broadsword

W.A.S.P. – Helldorado

Destruction – D.E.V.O.L.U.T.I.O.N.

Belphegor – The Crown Massacre

Axxis – I’m alive

Led Zeppelin – When the levee breaks

Lordi – Not the nicest guy

Man Must Die – How the mighty have fallen

Ensiferum – Iron

Behemoth – Kriegsphilosophie

Fleshgod Apocalypse – The violation

Scaphist – Demise of the Sylphs

Franco Micalizzi – Trinity

Sebastian Bach – Angel Down

Lordi – Monsters keep me company

Rob Zombie – Dragula

Hate Eternal – The victorious reign

Necrodeath – Forever Slaves

Paragon – The journey’s end

Amaranthe – Hunger

Chrome Division – Zombies & Monsters

Nightwish – Higher than hope


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