Opinione: 14, di Peter Clines

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La storia di Nate è quella di un ragazzo qualunque: giovane precario di Los Angeles, odia il suo lavoro, il suo conto in banca è costantemente in rosso, non ha una ragazza né progetti per il futuro. Quando decide di trasferirsi, il prezzo da pagare per una nuova casa lo spaventa, ma quell'appartamento a Palazzo Kavach sembra fatto apposta per lui... nonostante le porte chiuse con strani lucchetti, gli ascensori misteriosi e gli scarafaggi mutanti... C’è un alone di mistero che avvolge il nuovo appartamento di Nate, un rompicapo che si inasprisce quando incontra Mandy, la sua vicina di pianerottolo, e nota qualcosa di insolito nella sua casa, come in quella di Xela, di Veek e di Tim. Perché ogni stanza in questa vecchia Los Angeles nasconde degli enigmi vecchi cent’anni: alcuni in bella mostra, altri nascosti dietro porte chiuse. Svelarli potrebbe segnare la fine di Nate e dei suoi amici... o la fine di tutto..


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Fin da quando ho visto la copertina, mi ha sempre incuriosito questo libro.
Davvero, guardatela! Non è bellissima?
E se vi dicessi che pure la storia che contiene non è da meno?

Partiamo dall'inizio: Nate, il nostro protagonista principale (anche se non il solo, ci saranno diverse figure nella vicenda), è un ragazzo giovane che ha un lavoro che odia come precario e deve trovare casa, e con un colpo di fortuna viene indirizzato al Palazzo Kavach, che sembra il paradiso per persone come lui: affitto bassissimo e spazio confortevole, nonostante alcune stranezze (strani scarafaggi, una lampadina che non vuole proprio funzionare nella sua cucina, una stanza nel seminterrato bloccata, l'appartamento 14 chiuso da pesanti catenacci....).
Mano a mano, insieme a lui, conosceremo i suoi vicini, ognuno con la sua stranezza da raccontare riguardo a quel luogo, e che alla fine si uniranno per cercare di capire il mistero che si nasconde dietro quell'edificio così misterioso. 

Un libro interessante e molto scorrevole, oltre che ben scritto. 
Un thriller che punta al fantasy, con una puntina di horror (ma troppo poca per me, mi aspettavo di più). 
Ho adorato fin oltre metà del romanzo, le indagini, i misteri, gli enigmi da risolvere,...
Purtroppo cade un po' verso la fine, con qualcosa che secondo me è davvero "troppo" eccessivo.
Le ultime pagine però mi sono piaciute, anche perchè possono lasciare aperta la strada ad un seguito, anche se non so se l'autore lo voglia. 
Se cercate una storia strana e particolare, avete trovato un bel libro che fa per voi (e voglio sapere che ne pensate!).
Di questo autore ho letto anche "The Junkie Quatrain: Gli Infetti di Baugh" (il link porta alla mia opinione), che mi aveva colpito per l'originalità. 
Molto probabilmente leggerò altro dell'autore...

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