Opinione: Il Dono Del Lupo, di Anne Rice

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 La villa è magnifica, a strapiombo Pacifico, circondata da sequoie secolari. Reuben, giovane giornalista incaricato di scrivere un articolo per la messa in vendita che ne decanti la meraviglia, ne è affascinato. Ma a colpirlo ancora di più è Marchent, la proprietaria, bella e misteriosa come la sua casa. Per lui è inevitabile subire il fascino di quella donna che lo guida tra le stanze splendidamente ammobiliate, raccontandogli del prozio scomparso nel nulla da vent'anni e solo ora dichiarato ufficialmente morto. La notte di passione tra i due sembra scritta nel destino, ma la brutale irruzione nella villa di due criminali pone fine al sogno prima ancora che inizi. Marchent soccombe sotto i colpi dei malviventi e Reuben sta per fare la stessa fine, quando viene salvato da qualcuno - qualcosa? - che uccide i suoi aguzzini e ferisce lui, lasciandolo agonizzante. Ricoverato in ospedale, si riprende in maniera sorprendente, in pochissimi giorni. Reuben sta bene, anzi benissimo, il suo corpo non è mai stato così forte, il suo udito così fine, il suo sguardo così acuto: un nuovo vigore sembra pervaderlo, una forza che si risveglia quando sente l'odore del male... Perché in quella notte maledetta Reuben ha ricevuto il dono del lupo. Ora possiede una doppia natura umana e ferina, e ne è perfettamente consapevole. Una realtà che solleva inquietanti interrogativi... Chi lo ha trasformato così? Qual è la sua vera natura? E soprattutto, esistono altri come lui nel mondo?

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Prima di tutto ringrazio la Longanesi per avermi permesso di leggerlo. 
Chi legge Anne Rice sa che ha un modo di scrivere tutto suo, particolare e riconoscibile, che troviamo anche in questo nuovo libro.
Lo ammetto non sono una sua fan, semplicemente perché per ora non ho avuto il tempo di leggere tutte le sue opere: ha uno stile davvero bello ed interessante, riesce a scrivere ed intrecciare la trama in un modo unico, ma troppo “lento” per i miei gusti, e ancora non ho trovato tempo e pazienza per leggere tutti i libri sui vampiri scritti prima che il tutto diventasse una moda, fin troppo abusata.

Ho letto ed amato L’ora delle streghe (il più corto romanzo dell’autrice! xD) e...mi sono innamorata della sua originalità e di questa 'lentezza' che regala alla storia una luce tutta sua;
e sono stata davvero felice di aver ritrovato in quest’ultimo romanzo (pubblicato solo ora in Italia ma già in commercio dal 2012) lo stesso stile unico.

Un libro dove si riconosce il tocco Rice alla storia, infatti mai banale, piatta o scontata.
Non sarà ricca di 'azione' come la intendo io, ma non è di sicuro un libro scialbo!
Ha solo un modo di descrivere e di fare azione a modo suo…non so perché ma anche in alcune scene ero rilassata, mentre mi godevo l’azione; è insito nel suo stile, molto descrittivo e direi tranquillo.
Ma non fatevi trarre in inganno, se è definita 'la Regina' di questo mondo letterario gotico e oscuro, ci sarà una ragione....


Un fantastico libro dove la Rice ripropone un’altra figura misteriosa (ancora non toccata dalla moda come vampiri o zombie): il licantropo.
Dimenticate miti e leggende, questa è la Sua versione e di certo non poteva deludere.
Riesce a creare una storia contemporanea interessante, originale e non prevedibile.
Lo ammetto, non riuscivo (e non mi veniva in mente) di provare ad immaginare cosa sarebbe successo da li a poche pagine.


I personaggi sono interessanti, ovviamente il protagonista Reuben l’ho trovato intelligente e carismatico; nonostante la giovane età si trova a dover fare i conti con qualcosa di….inimmaginabile e, giorno per giorno, lo vedremo affrontare le varie prove che si troverà davanti.

Un giovane giornalista che deve fare un pezzo per vendere una casa, immersa nel verde, misteriosa e intrigante, con un qualcosa che lo attira, anche banalmente come una foto degli amici dello zio della proprietaria, scomparso molti anni prima. Inutile dire che in pochissimo si innamora di quell’ambiente, e anche della padrona di casa…..ma purtroppo una tragedia arriva troppo presto a sconvolgerli.


Mi è spiaciuto molto per Marchenet, che scompare troppo presto dalla storia, ma non preoccupatevi, dopo di lei arriveranno altri personaggi, più o meno interessanti, come la famiglia di Reuben: la madre medico, il padre ‘poeta’, il fratello prete e la ragazza avvocato….un bel quadretto per iniziare l’avventura. Per altri personaggi che regaleranno sia pepe che curiosità alla vicenda, dovremo aspettare un po' di più, purtroppo.

Sin dall’ospedale capirà che qualcosa non va nel suo corpo, fino al ritorno a casa e al momento in cui inizia a scoprire (e capire) cosa gli stia accadendo.
Domane e dubbi con cui seguiremo Reuben pagina dopo pagina, vedendolo cambiare e con lui scoprendo cose nuove…..ma sarà solo verso la fine che Anne Rice ci spiegherà molte cose, anche se non tutto!
L’ultimo breve capitolo è riassuntivo, molto rapido e che lascia molta curiosità.

Di più, riguardo a ciò che accade tra l’inizio e le ultime pagine, non posso e non voglio dirvi, dovete godervelo e scoprirlo durante la lettura.
Va beh….Una cosina:
Ci sono riferimenti sparsi a film e libri (che mi sa cercherò, anche se non so se riuscirò a trovarli).
Che vi aspettavate uni Spoiler? Non è il mio stile.


Insomma, davvero un bel libro!
Adoro i licantropi e di libri su di loro non ce ne sono (per fortuna?!) e la Rice senza saperlo me ne ha regalato uno davvero bello ed interessante.
Non vedo l’ora di sapere come continuerà la storia!
Infatti è uscito il seguiro nel 2013, che spero venga tradotto in fretta.


Fan di Anne, inutile chiedere, so che stavate aspettando un suo nuovo libro: leggetelo! 
Non credo vi pentirete...
Per i neofiti, fatevi conquistare e scoprite questa scrittrice i cui libri meritano davvero molto di esser letti.

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