Opinione: Loving The Demon, di Nicole Teso

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Las Vegas era l’occasione per iniziare una nuova vita e seppellirmi il passato alle spalle.
Non avrei mai potuto immaginare che sarei stata rapita e rinchiusa in una cella buia, pronta a diventare una schiava del piacere.
Jake Evans mi distruggerà, piegandomi ai suoi desideri e consumando la mia anima.
Lui è la mia condanna a morte.

Lei avrebbe dovuto essere una prigioniera come tutte le altre, pronta a soddisfare i desideri dei miei clienti.
Non avrei mai potuto immaginare che mi avrebbe dato così tanto filo da torcere.
Brittany Moore sta sfondando le barriere nella mia testa, facendomi crollare e riportando a galla un passato che credevo sepolto.
I demoni mi stanno reclamando…
Lei è il mio tormento.

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Oddio, davvero non so da dove iniziare!
L'ho divorato in pochissimo e mi ha lasciata perplessa, per i temi trattati e le mie idee sui romanzi "romance" (chi mi segue può già immaginare).

La storia parla di Brittany, una giovane donna che si è trasferita a Las Vegas per ricominciare dopo la perdita dei genitori. In un locale, una notte, incontra Jake che l'affascina immediatamente, ma si renderà conto presto che è stato un grande sbaglio.
Infatti Jake è un mostro. La rapisce e la porta in una cella buia, per controllarla e farne una schiava.
Eppure qualcosa in lui si muove, quando la osserva. Si accorge ben presto che non è come le altre donne, e questo è un male...

Un romanzo che resta impresso. Ho adorato lo stile schietto e diretto di Nicole, sopratutto in certe situazioni al limite, dove la violenza si mescola alla crudeltà.
Nessun filtro, nessun addolcimento. Jake è un personaggio pericoloso, violento, non sano,...e lei ce lo mette davanti proprio così.
Per questo mi è piaciuto molto. Non è il classico "bad boy" che fa bagnare le mutandine alla santarellina di turno, che gli farà cambiare vita. Quì è tutto molto forte, cruento.
Vediamo anche la sua infanzia a tratti, capendo lentamente come ha potuto trasformarsi in quel demone (come lui si definisce).

Brittany è la vittima. Attraverso di lei sentiamo i suoi cambi d'umore. Lei non vuole arrendersi, è forte, ma anche fragile perchè Jake la vuole distruggere. La sentiamo scendere verso la pazzia, quando inizia a odiare ed amare il suo aguzzino.
Ma fermiamoci un attimo: preciso che ero molto indecisa su questo punto.
Amore verso una persona crudele (perchè poi tanto lui cambia) è da sconsigliare, non da costruirci favole per far sognare, e non sopporto i romanzi che fanno sembrare stolking e possessività cose  romantiche e che un uomo dovrebbe fare. NO!
Detto questo, l'autrice lo dice chiaramente subito che questo romanzo è violento e crudo, e ci presenta subito la definizione di Sindrome di Stoccolma, ovvero amore/odio verso il proprio carnefice. 
Pensavo al solito tira e molla, ma sono rimasta sorpresa (in positivo).
Le situazioni non sono prevedibili, ho apprezzato che le parole venissero usate per quello che erano (niente "farfalline", grazie!), ma sopratutto la "relazione" tra Jake e Brittany è qualcosa di...malato.
Ed sono loro stessi a farcelo capire, in particolar modo Brittany.
Ne è attratta, ma si fa schifo per questo.
E' confusa, prigioniera, sola, eppure il suo spirito è forte...ma resisterà?

Io intanto attendo il prossimo, perchè questo è solo l'inizio e voglio vedere come andrà avanti la storia e come migliorerà l'autrice.
Si, qualche piccolo dettaglio riguardo lo stile (non ho trovato refusi o errori), ma magari è solo qualcosa che ho notato io. Ma credo che se questo è l'inizio, non potrà far altro che migliorare e trovare sempre di più il suo stile e la sua strada.

Un buon esordio!
Vi avviso, se siete sensibili e non vi piace la violenza, evitatelo. Non fa per voi.
Altrimenti, a vostro rischio, ma non scagliatevi contro l'autrice solo perchè non è il vostro genere (è una cosa che non trovo giusta).
Se cercate un Dark Romance incisivo, è quello giusto.

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