Intarvista a Francesca Pischedda

Ho scoperto quest'autrice grazie a Watson Edizioni che mi ha permesso di leggere il suo libro:  
L'Ultima Luna (domani la mia opinione sul blog!);
E mi ha permesso di fare alcune domande a Francesca....


http://www.amazon.it/gp/product/8898036167/ref=as_li_ss_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=24114&creativeASIN=8898036167&linkCode=as2&tag=viaggiatricep-21 May è una giovane e bellissima donna. Appena laureata, i suoi genitori vengono uccisi, lasciandola sola ad affrontare la vita e con un'incredibile sete di vendetta. Ma May conosce l'identità dell'assassino: il suo nome è Bastian Bell. La storia di Bell si era intrecciata con quella di suo padre, Rick Ward, un Ritter, ovvero un predestinato. E l'unico scopo di un Ritter è quello di uccidere Bastian Bell, la bestia umana. Nato a Londra nel quattordicesimo secolo e vittima di una maledizione, è destinato a vivere un'esistenza incompleta sulla terra, attraverso i secoli. Bastian avverte la presenza dei Ritter e i Ritter percepiscono la sua. Loro sono umani, anche se dotati di capacità particolari. Prima di conoscere la madre di May, Rick Ward era riuscito a sconfiggere Bell e a intrappolarlo in un sonno che lo aveva reso inoffensivo. Sonno che si era interrotto con la nascita della piccola May. La maledizione vuole che ogniqualvolta un Ritter porti a termine il proprio compito, da qualche parte nel mondo ne venga alla luce un altro e, nello stesso momento, la bestia umana si risvegli dal suo sonno. Il destino di May è segnato e lo scontro sempre più vicino.



Parlaci un po' di te...
Sono una ragazza di ventinove anni. Sono testarda, generosa e mi impegno in tutto ciò che faccio. Sono anche e soprattutto la mamma di Matteo, un bambino fantastico che mi da tanta forza ogni giorno.

Com'è nata la passione per la scrittura?
Credo di averla sempre avuta, sin da piccolissima. Da ragazzina, a scuola, scrivevo storielle divertenti reinventando i grandi classici della letteratura italiana, naturalmente in un modo tutto mio. Da grande invece mi sono messa in gioco ed ho iniziato a scrivere racconti brevi per amici. Da li a scrivere un romanzo il passo è stato molto breve.

Hai scritto altro o questo è il primo?
Questo è il primo libro che ho finito e pubblicato, nonostante nel mio pc ci siano tonnellate di files appena abbozzati che spaziano dal Fantasy all'Horror. Quest'ultimo a dire la verità è un genere che prediligo molto. Inoltre ho iniziato pochi mesi fa a scrivere il seguito de "l'ultima luna" al quale sto cercando di dare un taglio più maturo e cupo rispetto al capitolo precedente. 

Da dove è nata l'idea per questo libro?
Volevo una storia diversa dallo urban fantasy che si legge attualmente. Non volevo dei protagonisti troppo disumani per essere reali e non volevo dar loro una collocazione già nota, quale licantropo o vampiro per intenderci. Ho cercato di creare una storia sovrannaturale ambientata nella vita reale. Ognuno dei miei personaggi ha una vita vera, un lavoro ed un passato da raccontare. Volevo anche che dalle righe trasudasse l'anima dei personaggi. Nel mio romanzo gli occhi, in particolare il loro colore, hanno un ruolo cruciale nel coinvolgere chi legge. Ogni personaggio è legato ad un colore che se vogliamo è anche un pò quello della loro anima. Il grigio richiama tristezza, il verde la gioia di vivere, il viola un qualcosa di al di fuori dall'ordinario, il rosso gli istinti, l'oro la lussuria e così via. 

È stato difficile da scrivere? 
Devo ammettere che non è stato difficile scrivere questo romanzo. Le parole per certi versi si sono scritte da sole, salvo momenti di blocco in cui smettevo di scrivere e aspettavo che le idee tornassero.

Come hai gestito questo momento creativo?
Molto serenamente. Adoro la scrittura e lo scrivere rappresenta per me una medicina per la mente. Allo stesso tempo però ho trovato difficile far leggere il mio romanzo per la prima volta. Vivo la scrittura come un qualcosa di molto personale e divulgare i miei scritti mi fa sentire vulnerabile per certi versi.

A volte si tende a mettere qualcosa di sé in ciò che si scrive...Cosa c'è di te in questo libro?
C'è molto di me in questo libro. Molte mie insicurezze e paure sono messe nero su bianco, così come certi lati del mio carattere attorno ai quali ho costruito quello di alcuni dei personaggi.

Ci sono molti personaggi, a quale ti senti legata?
Sicuramente a May che mi somiglia in molte cose. Ma se devo essere sincera mi sono totalmente innamorata di Bastian. Di lui adoro in particolare il lato selvaggio e indomabile, ovvero quella capacità intrinseca di porre il proprio io al di sopra di tutto. Ma come in ognuno di noi coesistono sia bene che male, anche in Bastian il lato più feroce e oscuro è accompagnato da una grande fragilità.

Vuoi dire qualcosa a chi ci legge?
Si. Prima di tutto spero che il mio libro possa piacere e voglio ringraziare la casa editrice Watson Edizioni per aver creduto nel mio lavoro. Inoltre vorrei dire a tutti gli scrittori nascosti di farsi avanti e provare a pubblicare il proprio romanzo. Non c'è giudice più severo di noi stessi e ciò che a noi non piace potrebbe invece coinvolgere ed emozionare molti lettori!

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