Opinione: Affliction (Anita Blake 22), di Laurell K. Hamilton

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Per via del suo lavoro di risvegliante, Anita Blake ha spesso a che fare, con i non-morti e sa benissimo che non sono affatto come gli zombie che si vedono al cinema... almeno non lo sono mai stati. Dalla telefonata che Micah riceve dalla madre, sembra invece che in Colorado sia improvvisamente comparsa un'orda di creature assetate di sangue, che trasformano tutti coloro che mordono in mostri simili a loro, compreso il padre di Micah. Determinata a fermare l'epidemia e a salvare mr Callahan, la sterminatrice si precipita sul posto. Ma le bastano pochi giorni per rendersi conto che questi zombie sono molto più pericolosi di quanto pensasse. Incredibilmente veloci e forti come vampiri, non temono nulla, né il fuoco né la luce del giorno. Eppure Anita deve trovare un modo per fermarli, prima che annientino le persone che ama...

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Adoro, Adoro, ADORO questi libri!
Quì si rivede l'Anita guerriera, la risvegliante, la donna forte pronta per la battaglia,....perchè una guerra è in agguato.

Chiamata dalla madre di Micah viene avvertita che mr Callahan è in ospedale in gravissime condizioni dopo un morso di zombie e che gli resta poco da vivere. Non avendo mai sentito una cosa del genere la preoccupazione è doppia. Avverte subito il suo ragazzo, poi Jean-Claude per praparare il tutto alla partenza immediata sua e di Nathaniel come compagni di Micah.
Un viaggio per il quale devono avvertire il master della città e i poliziotti, cercando di far capire di essere lì solo come supporto e non come minaccia, per nessuno, nonostante le guardie del corpo che devono seguirli.
Cosa alquanto difficile se sei Anita Blake, e le tue reputazioni ti precedono.

Anita però vuole stare solo accanto a Micah, cercando di capire nel frattempo cosa stia accadendo in quel luogo e cosa abbia portato in ospedale il padre del suo fidanzato e altre persone in obitorio.
Un morso di zombie non aveva mai causato niente del genere e la Sterminatrice si trova davanti a qualcosa di mai visto nè sentito: dopo il morso la carne imputridisce e muore, causando la morte dei pazienti per necrosi quando questa arriva agli organi interni.
Una morte terribile ed inarrestabile, solo rallentata grazie alla chirurgia immediata e potenti farmaci, scoperte fatte curando i pazienti, purtroppo, che non sono riusciti a sopravvivere.

Tra i poliziotti che non riescono ad accettarla per quello che è, e che proprio non riescono a non sfidarla a "chi piscia più lontano"; tra la famiglia di Micah spaccata in due tra credenti conservatori e familiari più aperti mentalmente; Anita si troverà a dare una mano in quest'indagine, cercando di capire cosa di nasconda nell'ombra, pronto a colpire, perchè sa che gli zombie non agiscono mai da soli, e ciò verrà supportato dalle varie scoperte che questa indagine porterà a galla.

Un romanzo davvero bello e che mi fa amare questa scrittrice e Anita.
Pagina dopo pagina, la storia è sempre più interessante ed imprevedibile, passando dalle chiacchiere all'azione in giro di pochissimo tempo, e viceversa. Sesso e adrenalina si mescolano anche quì, ma in maniera da rendere il tutto interessante.
Lo ammetto ci ho messo davvero parecchio tempo a leggerlo, ma me lo sono goduto in ogni capitolo e alla fine era una gara perchè non riuscivo a staccare gli occhi dalle righe.

Purtroppo, come in quasi tutti i suoi romanzi, il finale è troppo rapido e veloce, il tutto si chiude in pochissime pagine lasciando il lettore quasi deluso, rispetto a ciò che ha affrontato prima.
Ma pazienza, se questo è il piccolo prezzo da pagare per questi romanzi, lo pago senza sbatter ciglio.

Dopo ben 23 libri (domani vi parlerò del 23°) e vari racconti che però dovrò recuperare in lingua originale, non posso far a meno di amare ancora questi personaggi (sopratutto Anita), queste storie,....restano una droga per me e non vedo l'ora di ricominciare tutta la saga da capo (anche se non ne ho mai il tempo, ma se finirà tutto, prima o poi, lo troverò!), per spolverare i miei ricordi e magari trovare altri punti di vista o scoprire qualcosa che in una prima lettura non avevo notato.

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